Nel 2021, inutile dire che la plastica non è un materiale sostenibile per l’ambiente. E purtroppo, è fin troppo evidente che la maggior parte della plastica riciclabile, che rimane intatta da 500 a 1000 anni, finisce nelle discariche e in mare (5 miliardi di tonnellate di plastica e microplastica nei nostri oceani nel 2020, secondo National Geographic).
La volontà di far sparire tutte queste materie plastiche e microplastiche c’è, ma l’infrastruttura esistente è fatta per continuare a produrre plastica. I macchinari sono destinati alla lavorazione di questi materiali, i costi dei combustibili fossili restano bassi grazie alle sovvenzioni e di conseguenza, la plastica, lungi dall’essere fantastica, rimane economica e di facile lavorazione.
La plastica è ancora troppo comoda e non sembra si sia disposti ad abbandonarla, prtroppo però, il pianeta ne soffre. La plastica biodegradabile è la strada da seguire. Un materiale resistente e malleabile, può scomparire in breve tempo e che riduce contemporaneamente la quantità di gas effetto serra e le emissioni di combustibili fossili.
La plastica di canapa è una delle bioplastiche disponibili sul mercato e la pianta da cui si ricava, la canapa, è una delle più efficienti al mondo.
Con questo articolo analizzeremo la reale situazione della plastica di canapa e la sua sostenibilità.
In primo luogo, la canapa è una delle coltivazioni addomesticate più antiche. Si stima che la coltivazione della canapa sia iniziata circa 12.000 anni fa. Per questa ragione già si sa come e dove coltivarala. Di seguito alcuni dati sulla plastica di canapa:
La canapa è una delle piante di cellulosa più efficenti al mondo. Questo la rende la miglior fonte di bioplastica al giorno d’oggi. È questa cellulosa che compone le fibre necessarie per formare ciò che conosciamo come plastica. Anche la plastica di petrolio è prodotta a partire dalla cellulosa.
La canapa è stata utilizzata come sostituto della fibra di vetro nel corso degli anni per la auto statunitensi e si sta imponendo anche in Europa per cruscotti, pannelli e ritocchi finali di design. Oggi, questo sostituto della fibra di vetro è utilizzato anche per la costruzione di strumenti musicali, sistemi di altoparlanti, tavole da surf ed anche barche.
Diverse aziende di plastica di canapa fabbricano bottiglie di plastica, contenitori, piatti, ciotole, penne e anche apparecchi fai da te. Tutto ciò che si può immaginare fatto di plastica, è già stato pensato o fabbricato in plastica di canapa!
Per quanto riguarda le grandi imprese, Coca-Cola sta sperimentando bottiglie di plastiche derivate dalle piante, LEGO dal canto suo promette di abbandonare l’uso di plastica a base di petrolio entro il 2030. Questo non è una garanzia che questi tipi di aziende passino all’ultilizzo di plastiche derivate dalla canapa, però lo si può considerare un inizio.
Di seguito alcune aziende produttici di plastiche derivate dalla canapa:
– The Hemp Plastic Company (un cambio totale di paradigma, vi raccomandiamo di darci un’occhiata)
– Zeoform (mobili e tavole da surf a base di canapa)
– Kanesis (produttori di filamenti par stampati 3D)
– Green Spring Technologies (hanno vari progetti, tra cui penne di plastica di canapa)
– SANA Packaging (confezioni per l’industria della cannabis e dalla canapa)
– PF DesignLab (fanno ricerca sulle plastiche di origine vegetale, da un’occhiata a questo quadro di bicicletta stampato in 3D!)
– ExHemplary Life (cannucce e altri materiali di origine vegetale)
Come abbiamo già detto, la plastica può richiedere da 500 a 1000 anni per decomporsi. La bioplastica di canapa non è solo riciclabile, ma si può anche degradare in 6 mesi.
Abbiamo imparato che la canapa è reciclabile e biodegradabile. Tra tutta la plastica presente nel nostro oceano, le preoccupanti emissioni di gas effetto serra e di combustibili fossili dell’industria della plastica, dovremmo essere convinti ad iniziare ad usuare questa pianta sostenibile.
Inoltre, la canapa è una coltura efficente e ricca che offre una plastica molto più leggera e resistente rispetto all’originale.
Tuttavia, esistono tre ostacoli principali che fan si che la plastica normale a base di petrolio sia molto conveniente: logistica, politica e denaro.
1. Anche se la produzione di canapa è a buon mercato e molto efficente, mancano ancora impianti di lavorazione per produrre i materiali di canapa.
Di conseguenza a ciò, maca una logistica che garantisca un’infrastruttura di trattamento su larga scala.
2. La situazioen di illegalità della cannabis in alcuni paesi continua ad ostacolare la sviluppo della canapa.
3. I pellet a base di carbonio costano circa 1$ contro 1,27$ della stessa quantità di pellet di plastica di canapa
Per queste tre ragioni, i combustibili fossili continuano ad essere sovvenzionati mentre i prodotti di canapa sono considerati per lo più beni di lusso.
In questa transazione bisogna ancora superare un paio di ostacoli a livello di comportamento umano. Continuiamo a riempire di rifiuti le nostre discraiche, i mari e le falde acquifere. Questo può anche succedere con qualsiasi nuova bioplastica. Ci vuole un nuovo atteggiamento nei confronti della spazzatura.
D’altro canto, dobbiamo anche imparare nuove forme di consumo, perché la produzione e il consumo massicci stanno riempiendo il nostro pianeta di rifiuti, inevitabilmente e inutilmente.
La canapa lascia un’impronta sull’ambiente decismante minore rispetto ad altre alternative, può essere reciclata ed è biodegradabile. Le bioplastiche sono in crescita e siamo sicuri che faranno parte della soluzione alla nostra dipendenza dalla plastica. È un passo necessario che migliorerà la nostra salute e l’ambiente.
Una volta che cambieremo il modo di trattare i nostri rifiuti e creeremo impianti di compostaggio per lo smaltimento efficace di tutte le alternative alla plastica, potremo affermare che ci stiamo dirigendo verso un futuro più sostenibile.