La Thailandia continua a smuovere il sud-est asiatico per quanto riguarda il tema Cannabis, e fa da apripista in questa zona del mondo.
Fino ad ora, le leggi sulla cannabis in Thailandia impedivano la commercializzazione della pianta. Nel 2020 sono state eliminate dall’elenco degli stupefacenti tutte le parti della pianta che contengono basse percentuali di THC. Continuavano pero ad essere illegali i fiori, gli steli, le radici ed i semi, classificati come narcotici di categoria 5. Le 5 categorie di stupefacenti erano:
Oggi le cose stanno cambiando, il Ministero della Sanità annuncerà un nuovo Codice Narcotici. Cannabis ricreativa, canapa e estratti di CBD contenenti meno dello 0,2% di THC saranno completamente legalizzati. Percentuale stabilita dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Il Ministro della Sanità, Anutin Charnvirakul, ha invitato la popolazione tailandese ad iniziare a coltivare cannabis per guadagnarsi reddito extra. Ha dichiarato: “Quello che abbiamo ottenuto fino ad ora è stato dichiarare che i fusti, radici, foglie e ramoscelli di cannabis non sono droghe. A partire dall’anno prossimo, dalla lista degli stupefacenti, elimineremo tutto – fusti, radici, rami, foglie, fiori e semi -“. Questo aiuterà anche le famiglie a basso reddito ad accedere alle loro esigenze mediche.
Non vi sarà alcun limite per il numero di piante che si vorrà coltivare in casa, l’importante è che venga rispettato il tetto massimo dello 0,2% di THC e previa autorizzazione delle autorità locali.
Fino a quattro anni fa, in Thailandia, i reati connessi alla cannabis avrebbero comportato lunghe pene detentive. In alcuni paesi vicini, il possesso di cannabis comporta la pena di morte. Tuttavia, nel mese di agosto 2021 la Thailandia ha incluso quattro varietà di cannabis nella sua lista di Patrimonio Nazionale. A cosa dobbiamo questi rapidi progressi?
La rivoluzione della cannabis medica è iniziata dal 2018, rendendo la Thailandia un protagonista asiatico del settore. Nel territorio, sono presenti imprese come Amara Asia, azienda che promuove ricerca e produzione di cannabis medica e ricreativa.
Nel contesto della pandemia del COVID-19, il nuovo codice antidroga rappresenta un passo avanti per l’economia della Thailandia. Non solo per i profitti di un nuovo modello di business, ma anche come un progresso per l’industria del turismo che è una delle più grandi economie del paese.